Ieri è stato rilasciata l’ultima versione stabile di Owncloud, un software che permette di creare con pochi strumenti e in pochi minuti, un semplice strumento di storage di dati facilmente accessibile da chiunque utente abilitato. Io lo uso moltissimo in ufficio facendolo funzionare su mio piccolo serverino che è raggiungibile facilmente da tutta la intranet aziendale. Il tutto da web, con pochi fronzoli, ma molto funzionale e utile per l’accesso ai miei repository da qualunque posto nel mondo in cui lavoro. E poi perché no, ha anche una bella grafica, il che non guasta mai.
Recentemente ho anche scoperto un bel servizio on line di cui non ero a conoscenza, Pagekite. Già dallo slogan si capisce quello che questo servizio offre. “Make your localhost servers visible to the world“. Tutto quello che provo sul mio server apache, tutte le prove che faccio con Joomla per questo sito e per altri progetti, Owncloud e Gallery accessibili anche dal lavoro verso il mio pc di casa, mi hanno letteralmente reso entusiasta di Pagekite. In pratica con questo servizio potete assegnare un vero “domain name” ai vostri localhost, in modo da potervi accedere anche dall’esterno, a patto che ovviamente il vostro pc sia connesso alla rete e che su questo pc sia in azione il servizio Pagekite.
La configurazione di Pagekite è davvero banale. Basta andare sul loro sito, registrarsi e poi attivare il servizio scegliendo un nome da assegnare al vostro localhost pubblico, nel mio caso quale se non Nickworlds. Configurare il vostro webserver (Apache nel mio caso) e metterci su un qualsiasi servizio a cui volete accedere da remoto. Potete metterci un blog fatto con Joomla, WordPress o quant’altro. Owncloud come nel mio caso oppure gallery (che ho messo in nickworlds.pagekite.me/gallery e si, funziona anche il dominio di secondo livello come in questo caso e quindi potete caricare infinite opzioni accessibili). Poi scaricate anche uno script python sempre dalla pagina di download del sito, pagekite.py, che deve essere lanciato e rimanere in esecuzione per poter accedere al vostro localhost da remoto. La sintassi è la seguente, tutta da eseguire da konsole: pagekite.py nomekiteserver, quindi molto semplice anche questo come passaggio.
In teoria come già detto prima, potete caricare n servizi sul vostro serverino casalingo che poi saranno disponibili all’esterno grazie a Pagekyte, ma ovviamente il tutto va anche comparato alla mole di traffico che avete e alla connessione casalinga. Una normale 8 mega dubito che regga un traffico di un normale sito da 2/3000 visitatori giornalieri, anzi forse ci sono andato anche molto largo. Come potete vedere dai due screen, in uno ci gira Owncloud e sull’altro un versione di default di Joomla 1.7, davvero null’altro da aggiungere, se non che è davvero eccezionale questo Pagekite.