Ultimamente ho sentito un gran parlare della nuova suite per l’ufficio “libera” nata da una costola di OpenOffice di Oracle, sto parlando di LibreOffice ovviamente. Pensavo che provarla sulla mia mandriva-box fosse un’impresa, invece l’installazione di questa magnifica suite è molto semplice. Io ho installato la versione RC4, che da quanto ho letto, è molto simile alla versione definitiva.
Come ho già detto l’installazione è molto semplice, in quanto sul sito del progetto sono presenti gli rpm da scaricare e installare al volo sulla nostra Mandriva. Nulla da compilare quindi. A questo indirizzo potete trovare i pacchetti già belli e pronti, comprensivi anche del pacchetto della lingua e dell’help in italiano, consiglio di scaricare da torrent, dato che sono molto veloci e potete condividere le fonti in questo modo. Una volta scompattati gli archivi zip, avrete 3 directory. Nella directory LibO_3.3.0rc4_Linux_x86_install-rpm_en-US troverete i pacchetti di tutta la suite, che ovviamente vi installeranno il software in inglese, nella cartella LibO_3.3.0rc4_Linux_x86_langpack-rpm_it è presente il pacchetto per la lingua italiana, mentre nella cartella LibO_3.3.0rc4_Linux_x86_helppack-rpm_it troverete l’help del programma in italiano. Nella sotto-directory desktop-integration del primo gruppo di pacchetti è presente anche l’rpm per creare le voci di menù in kickoff.
Il gioco è fatto. La prima cosa che ho notato è stata una migliore reattività generale nell’avviare i vari programmi rispetto alla suite OpenOffice pacchettizzata da Mandriva, ma questa ripeto è solo una mia impressione. Per il resto è molto simile all’originale, se non fosse per il fatto che questa suite è completamente libera e non dipende dalle bizze di Oracle. Spero che Mandriva si decida ad includerla di default nella prossima release, cosa che faranno Ubuntu e Mageia.