In questi giorni è stata rilasciata la seconda release annuale della distro All-American, PcLinuxOs, diretta discendente di Mandriva. Qualche anno fa questa distro era sulla breccia, agguerrita rivale di Ubuntu nel cuore di molti utenti linuxari. Ora ha perso molto del suo appeal originario, non so bene perchè, forse perchè troppo simile a se stessa da troppo tempo e non rivoluzionaria come Ubuntu. E questo si sa, nell’utilizzatore di “occasionale” di Linux ha molta importanza. Molti, forse a ragione, corrono dietro ai luccichii, senza badare molto alla sostanza.
Ma veniamo alla sostanza. Sono presenti tutti i DE disponibili sul “mercato” open-source. Da KDE presente nella versione SC 4.5.4 a Gnome 2.32.0 passando per Xfce ed Enlightenment. Inoltre è possibile scaricare una mini “Zen Gnome Version”, basata su uno Gnome ultra-minimale e con pochissimo software aggiuntivo installato di default, in modo da potersi installare solo quello che si vuole. Il kernel è un’abbastanza datato, ma ultra performante 2.6.33.7. La dotazione software standard è quella presente in tutte le “Live version” installabili, quindi OpenOffice (non LibreOffice occhio), Firefox, Chocoq inoltre sono già presenti di default tutti i driver video sia ATI che Nvidia. Inoltre è inclusa anche una feature molto interessante, MyLiveCD, che permette di creare uno snapshot dell’installazione di PcLinuxOs del vostro sistema in modo poi da poterla masterizzare su un supporto DVD e avere un copia di backup completa e installabile.
Potete scaricare le seguenti versioni, che sono sia Live che installabili, quindi provare per credere:
Scaricatela e divertitevi un pò in Virtualbox o VmWare, ma non credo che sia la distro giusta per affidarvi nel lavoro di tutti i giorni col vostro pc. Queste cose lasciamole a qualcosa di più serio, IMHO ovviamente.